FORESTE

LA FORESTA INCANTATA

Il territorio di Issogne è ricoperto da fitte foreste di castagni, faggi, pini, larici e abeti. Da secoli i boschi di Issogne sono stati sfruttati per l’approvvigionamento di legna. Oggi questa attività è ridotta e le foreste sono meta di escursionisti, che percorrono gli antichi sentieri ancora ben tenuti.

ANIMALI LIBERI

Nelle foreste e nella parte alta di Issogne, che confina con il Parco del Mont Avic, sono presenti diverse specie di animali: caprioli, cervi, camosci, cinghiali e molteplici volatili. Nei boschi di Fleuran nidifica anche il biancone, il rapace che mangia i serpenti.

ITINERARI

ITINERARIO N. 1

COLLE DE PLAN FENETRE

Partenza

Pianfey

Arrivo

Colle de Plan Fenetre

Segnavia

2A

Periodo consigliato 

1/05 – 31/10

Sul ripido e aspro versante del Plan Fenetre, che si apre a 1696 metri sulla dorsale tra la valle della Dora Baltea e la valle di Champorcher, la natura ha realizzato le condizioni per la crescita di un rilevante bosco di faggio. Ma non è soltanto la natura ad avere scritto la sua storia, il Plan Fenetre era già noto nell’antichità per la facilità di transito, soprattutto dia montanari di Champorcher. Della transitabilità del colle si era accorto anche l’esercito sabaudo, che ne aveva fortificato la sommità, forse in un quadro di opere difensive predisposte per impedire un attacco a sorpresa del Forte di Bard . Il ricordo delle antiche vicende è presente lassù nella cappella di Sant’Anna, che risale al 1879, e nel robusto trinceramento in pietra che guarda la valle della Dora. Per l’escursione da Issogne si deve imboccare la strada per la fraz. Ronchaille Dessous, e proseguire per la piccola fraz. di Planfey, posta a 836 metri di quota in una conca prativa circondata dalla foresta di faggio e di castagno. Dopo aver lasciato l’automobile nel grande piazzale, si segue per circa 15 minuti la stradina sterrata che sale in direzione del Plan Fenetre visibile in alto. Poco prima del termine della stradina, in corrispondenza di una curva, si imbocca a sinistra il sentiero che si inerpica nel fitto bosco di betulle e larici. In corrispondenza di un impluvio il sentiero si perde ma è subito visibile sulla destra la sua prosecuzione tra i faggi. Più in alto le piante si diradano e il sottobosco raggiunto dai raggi di sole, si anima di rododendri e mirtilli. Il sentiero serpeggia poi su una dorsale delimitata da due canaloni, quello di destra occupato da ciclopici macigni di antiche frane, fino a quota 1100 metri circa, dove in località la Montagne si incontra un bivio. Si prende allora a destra e si prosegue sulla dorsale di due canaloni. A quota 1300 metri si incontra la presa dell’acquedotto comunale, vicino all’alpeggio di Fontana Fredda. Da questo punto il pendio si impenna, ma il sentiero si mantiene agevole, consentendo si superare facilmente questo tratto, per portarsi all’ingresso dell’antico trinceramento e poi alla cappella sulla spianata del valico. L’escursione richiede almeno tre ore per la salita e un’ora e mezza per la discesa.

0
KM
0
DISLIVELLO
0 mt
QUOTA MASSIMA

4h00

DURATA

E

DIFFICOLTà

ITINERARIO N. 2

COLLE DELLE TERRE ROSSE

Partenza

Issogne Visey 

Arrivo

Colle de Terre Rosse

Segnavia

3A – 3D

Periodo consigliato 

1/05 – 31/10

Il percorso avviene in un ambiente di media montagna, quindi è consigliabile portarsi il vestiario di conseguenza. Inoltre è obbligatorio è provvedere al rifornimento idrico, cosa che può essere fatta direttamente dalle numerose fontane di Visey. Dal parcheggio di Visey Dessus si imbocca la mulattiera che sale all’interno del versante a monte della frazione. Consiglio di iniziare con una andatura molto tranquilla, poiché il primo tratto ha una forte pendenza. Lungo il tratto più ripido si incontrerà sulla destra una costruzione, in cui sono sistemate le vasche di adduzione dell’acquedotto; poco oltre si possono notare i resti di una antica abitazione. Quando il sentiero diventa pressoché pianeggiante, si deve oltrepassare, passando su un ponticello, il piccolo torrente, e si avrà di fronte l’ampio prato del Rosset. Il tragitto prosegue seguendo un sentiero che passa dietro la baita, ormai il tratto più duro è già stato lasciato alle spalle, e si può arrivare all’alpeggio di Brenves con una agevole passeggiata. Dopo una camminata di altri 15-20 minuti, si raggiunge la parte bassa del prato di Brenves. Il percorso prosegue imboccando il sentiero a sinistra che passa dietro l’alpeggio. Si prosegue percorrendo un sentiero (3D) che passa in mezzo ai rododendri e che sale in maniera dolce e dopo circa 30 minuti si giunge al col de terre rosse. Da qui è possibile ammirare parte della valle di Champorcher e della valle centrale.

0
KM
0
DISLIVELLO
0 mt
QUOTA MASSIMA

2h20

DURATA

E

DIFFICOLTà

ITINERARIO N. 3

SENTIERO DELLE PEONIE

Partenza

Pianfey

Arrivo

Borney

Segnavia

1C

Periodo consigliato 

01/05 – 31/10

Dal tornate a Pianfey, seguire le indicazioni per Col di Plan Fenetre percorse poche decina di metri si abbandona la sterrata per tenere il sentiero a dx (tacche rosse) che attraversa quasi subito un piccolo rio e inizia a salire da prima lievemente e poi attraverso un bel sentiero a scalini (naturale e in legno) uno sbalzo roccioso per proseguire nel bosco sino a guadagnare la radura dove è posta l’alpe Cresta (1000 m). Qui una palina indica, tra l’altro, la salita a dx all’alpe La Borney (1C) e di fronte l’alpe Petit Perloz, da dove si rientrerà. Seguendo 1C (tacche rosse e alcune frecce gialle) si raggiunge il prossimo bivio 1188 m proseguendo a sx per Borney (tralasciando le indicazioni per il Col de Plan Fenetre). Si raggiunge di li a poco il prossimo bivio dove proseguendo diritto si attraverseranno due piccoli braccia del torrentello attraverso un ponticello in legno e si perseguirà su un tratto marcato, a scalini, per raggiungere Maison Sale e svoltare a dx poco prima delle baite. Un bel tratto con aperture panoramiche ci porterà a La Borney (1520 m). Qui sul frontale della bella baita, nel pendio sottostante, nella stagione della fioritura, si possono trovare molte specie floreali tra cui un notevole numero di Peonie. Si prosegue per il rientro, seguendo le indicazioni (palina) per Chavanne (1248 m), nei pressi occorre proseguire a scendere tenendosi sulla sx e raggiungere Gran Perloz (1266 m) e Petit Perloz (1187 m). Si compie ora un traverso verso nord, perdendo quota, sino a raggiungere superare il ponticello e di li a poco raggiungere l’alpe Cresta dove si richiude la parte ad anello e si rientra a Pianfey per il sentiero percorso in salita
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KM
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DISLIVELLO
0 mt
QUOTA MASSIMA

2h45

DURATA

E

DIFFICOLTà

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