Il Castello dei Sogni appartenuto per secoli alla famiglia Challant, conserva i caratteri di una elegante e raffinata dimora signorile della fine del Quattrocento. Questo castello rappresenta uno dei monumento tra i più importanti del Medioevo europeo.
I primi ritrovamenti databili, riferiti alla presenza umana, sono di età romana. Il pezzo più importante tra questi è una stele funeraria in marmo grigio, risalente al I o al II secolo d. C., murata sin dalla fine del XV secolo in una edicola del giardino interno del maniero. Si tratta dell’attestato di riconoscenza di tale Cassio Karico alla sua nutrice Cassia Prisca: D(iis) M(anibus) / Cassiae / Priscae / Cassius / Karicus / nutrici / beneme/renti.
Le lunette del porticato sono decorate con affreschi raffiguranti con realismo e umorismo botteghe artigiane e scene di vita quotidiana del tardo Medioevo e rappresentano un’importante testimonianza iconografica dell’epoca a cavallo tra il XV e il XVI secolo.
L’ampio cortile interno, su cui si affaccia un giardino all’italiana, è dominato dalla Fontana del Melograno, che desta meraviglia per la bellezza del manufatto e per la ricchezza di simboli che intende rappresentare.
A fianco del percorso principale della cosiddetta Via Francigena, chiamata dai francesi Route d’Italie, vi era una serie di percorsi alternativi, preferiti per motivi diversi dai viandanti. Le strade di Issogne erano certamente percorse da “forestieri”.
Intero Castello
€ 5.00.
Intero Castello + Avondo
€ 8.00.
Ridotto Castello + Avondo
€ 6.00.
Ridotto Minori
€ 2,00 (ragazzi di età compresa fra 6 e 18 anni, scolaresche).
Ridotto Castello
€ 3,50 (comitive di almeno 25 persone paganti,
studenti universitari, convenzioni specifiche).
Gratuito
Bambini fino a 6 anni non compiuti, soggetti portatori di handicap in possesso della certificazione di cui alla legge 104/92 e loro accompagnatori, insegnanti e accompagnatori di scolaresche, in proporzione di 1 ogni 10 alunni, possessori dell’Abbonamento Musei Piemonte e Lombardia.
La prima testimonianza storica sulla presenza di un edificio religioso a Issogne risale al 1152: una bolla del papa Eugenio III di quell’anno menziona tra i beni dipendenti dal vescovo di Aosta una cappella in un luogo identificabile col nostro paese. La stessa cappella è definita “chiesa” appena ventiquattro anni dopo, nella bolla del papa Alessandro III del 20 aprile 1176, nella quale figura anche la chiesa di Saint-Solutor.
La prima testimonianza storica sulla presenza di un edificio religioso a Issogne risale al 1152: una bolla del papa Eugenio III di quell’anno menziona tra i beni dipendenti dal vescovo di Aosta una cappella in un luogo identificabile col nostro paese. La stessa cappella è definita “chiesa” appena ventiquattro anni dopo, nella bolla del papa Alessandro III del 20 aprile 1176, nella quale figura anche la chiesa di Saint-Solutor.